PAROLE GUERRIERE AGLI STATI GENERALI
II WEBINAR
Il nuovo webinar di Parole Guerriere, mette al centro i territori!
Secondo noi, il futuro riparte dai Consiglieri comunali e dai Sindaci.
Le più grandi criticità nel M5s, infatti, sono emerse proprio nel rapporto coi territori e nell’efficacia delle azioni negli enti locali.
Sentiamo forte la necessità di rinsaldare il rapporto con i Consiglieri comunali ed i Sindaci che non hanno mai avuto un organo di raccordo, un punto di riferimento che li possa aiutare a crescere ed a risolvere i problemi reali delle comunità in cui operano.
Manca ancora, come da noi sottolineato agli SG, una filiera chiara con responsabilità ben definite.
L’appuntamento vuole mettere in comunicazione, in filo diretto, membri di governo, parlamentari nazionali ed europei, consiglieri regionali con i Consiglieri comunali ed i Sindaci per raccogliere progettualità e proposte. Ciò che è mancato, fin oggi, nel rapporto coi territori, è una certa consequenzialità tra pensiero-parola-azione, nel seguire i progetti con i contatti e le informazioni giuste per avere la possibilità concreta di risolvere i problemi.
Parole Guerriere uscendo dal vittimismo che porta all’impotenza e vivendo nell’amore per l’azione: vuole impegnarsi a fare questo lungo lavoro di raccordo, che ancora manca.Tale lavorio per essere efficace deve basarsi su relazioni interpersonali leali, concrete, continuamente ravvivate.
Un antico indovinello zen recita:
Sulla riva di uno stagno ci sono tre rane.
Una rana decide di saltare nello stagno.
Quante rane restano a riva?
Se pensate che ne siano rimaste solo due, visto che una ha deciso di saltare… allora gli Stati Generali del Movimento 5 Stelle sono terminati.
Purtroppo però – benché sia fondamentale agire dopo aver deciso di farlo – la sola decisione non esaurisce l’azione.
“Parole Guerriere Incontri Evoluzionari”, think-tank ideato da Diego Antonio Nesci, che con il costante supporto di Dalila Nesci ha realizzato 21 convegni in tutta Italia dal 2017 al 2020, aveva stilato, insieme ad un nutrito gruppo di portavoce/parlamentari del M5s, una proposta organizzativa in cinque punti finalizzata alla rifondazione in senso democratico del M5s.
Come abbiamo avuto modo di commentare ampiamente, siamo senz’altro fieri di aver contribuito a richiedere l’indizione degli Stati Generali – quando ormai sembrava per molti un miraggio – e ci sentiamo davvero soddisfatti che, grazie al supporto di tanti portavoce e attivisti di tutta italia, la nostra idea “evolutiva” sia stata ampiamente recepita dal documento di sintesi finale.
Ma siamo altrettanto consapevoli che la decisione di cambiare non esaurisce l’atto del cambiamento.
Ora è necessario incidere fattivamente al vertice della nuova organizzazione per poter attuare davvero ciò che ci siamo prefissi.
Le idee, per smuovere le coscienze, hanno necessità della testa e delle gambe di coloro che scelgono di incarnarle. Le persone fanno sempre la differenza.
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Agli Stati Generali, sostieni anche tu, la proposta di ParoleGuerriere sull’organizzazione interna del M5s. Firma il documento e portalo subito nelle assemblee del tuo territorio. Puoi scaricarlo qui 👇🏼
Porteremo la tua voce direttamente al Capo Politico!
I WEBINAR VIDEO COMPLETO
HANNO GIÀ SOTTOSCRITTO LA NOSTRA PROPOSTA FRA GLI ALTRI…
Fisica: scarica, stampa, firma il documento e portalo nelle assemblee Regionali ufficiali degli Stati Generali.
Così recitava il post sul Blog delle Stelle del 20 novembre 2019, che annunciava i cosiddetti “Stati Generali”
INTENTO GENERALE DELLA PROPOSTA
Pensiamo che il #M5s continui ad essere l’unica forza politica nella quale investire energie e speranze ma che necessiti di una metamorfosi evolutiva pur continuando a mantenere la responsabilità di governo.
Sentiamo che sia il mezzo a qualificare il fine. Per questo il nostro sarà, innanzitutto, un discorso sul metodo.
Vogliamo accrescere la fiducia e la credibilità dei nostri mezzi, valorizzando le competenze acquisite con l’esperienza. Disperderle significherebbe: uccidere la speranza.
Ognuno di noi deve contribuire a rinnovare il senso della nostra missione politica e rifondarla sulla forza della coerenza di pensiero-parola-azione.
L’obiettivo di Parole Guerriere è il rilancio del progetto politico del M5S attraverso una lucida analisi del suo percorso, al fine di proporre, apertamente, una traccia per il futuro.
PAROLE GUERRIERE:
“UN FUTURO PER IL MOVIMENTO 5 STELLE”
VERSO GLI STATI GENERALI
Premessa: “Parole Guerriere” e la crisi identitaria del M5s
La presente “proposta” nasce dalla consapevolezza che il Movimento Cinque Stelle ha incarnato, nell’intero panorama occidentale, il più formidabile moto di popolo degli ultimi decenni. Questa straordinaria forza propulsiva anti-sistema, inedita e trasversale, a distanza di oltre dieci anni dalla sua generazione, sta esaurendo, ormai, la sua carica originaria.
“Parole Guerriere” (PG) – che, come anima del M5s, dal 2017, ha organizzato ben 21 convegni di carattere filosofico-politico, portando il dialogo tra politici, economisti, sociologi, filosofi e migliaia di cittadini sulle alte tematiche che dovrebbero sempre informare la vita politica – ha preconizzato da tempo le cause che avrebbero portato all’attuale situazione del Movimento: una profondissima crisi identitaria che rischia di compromettere i meritevoli risultati sino ad oggi ottenuti.
Le cause individuate da PG, che ama definirsi un Intellettuale Collettivo, potrebbero riassumersi in tre fattori: un evento inaspettato, una scelta irreversibile, una forma inadeguata.
L’evento inaspettato, che ha innescato la grave crisi identitaria del M5s, è stata la prematura scomparsa di Gianroberto Casaleggio, nell’aprile del 2016. Padre fondatore e vero ispiratore dell’azione del Movimento, guida intellettuale dotata di una visione politica capace di traguardare le future generazioni, Gianroberto era il solo a custodire il pensiero unificatore della prospettiva strategico-politica del MoVimento.
La scelta irreversibile è quella effettuata nel giugno del 2018, quando – a dispetto del principio, voluto proprio dal suo fondatore, per cui il M5s avrebbe governato solo a condizione di avere la maggioranza assoluta nei due rami del Parlamento – si è optato per dar vita ad un governo di coalizione con una delle forze antagoniste per poi, a distanza di appena un anno, reiterare la medesima scelta con un’altra forza, parimenti antagonista.
La forma inadeguata è quella della struttura movimentista, liquida ma allo stesso tempo fortemente verticistica, che si è preteso di mantenere nonostante si sia riusciti ad ottenere – grazie agli straordinari successi elettorali del 2013 e del 2018 – fino a quasi un terzo dei seggi parlamentari. Una forma priva di gerarchie responsabilizzate, di coerenza politica, di radicamento sul territorio che avrebbe dovuto instaurare un sistema di democrazia diretta pur accettando le regole della democrazia rappresentativa. Com’è ormai evidente, questa utopistica finalità, sebbene sicuramente non-violenta, era pur sempre eversiva e il suo raggiungimento, mantenendo le attuali regole del gioco politico costituzionale e democratico, sarebbe stato semplicemente impossibile.
La proposta di “Parole Guerriere”: il mezzo qualifica il fine
Persuasi che qualsiasi vero cambiamento non possa avverarsi se non praticando la costante coerenza tra pensiero, parola e azione, prima ancora che delineare la nuova linea politica del M5s e scegliere chi dovrà incarnarla, pensiamo sia imprescindibile porre l’attenzione sulla questione del metodo, del come.
Riteniamo necessario, innanzitutto, prendere atto del mutamento ormai avviato all’interno del M5s ed accompagnare, con consapevolezza, l’ineluttabile metamorfosi.
In luogo di rivoluzione, concetto caro alla stagione movimentista – che anche etimologicamente richiama un eterno ritorno al punto di partenza, spesso a costo di sangue e sacrifici – amiamo parlare di evoluzione, che implica, invece, un intimo sforzo interiore di ogni componente della nostra comunità.
Ecco allora che il Movimento non può rimanere un aggregato liquido a guida verticistica ed eterodiretta ma deve trasformarsi in un’Organizzazione politica indipendente e libera di autodeterminarsi, capace di scegliere, grazie a chiare regole democratiche le proprie politiche e i propri rappresentanti, ad ogni livello.
Ravvisiamo, pertanto, le seguenti inderogabili priorità da attuarsi senza indugio: